Recensione 'Lettera a Dina' di Grazia Verasani | Giunti
Titolo: Lettera a Dina
Autore: Grazia Verasani
Editore: Giunti
Pagine: 160
Genere: romanzi italiani
Prezzo: 14,00 €
eBook: 8,99 €
Prezzo: 14,00 €
eBook: 8,99 €
Omaggio CE
Grazia Verasani (Bologna 1964), scrittrice e musicista, ha esordito ventenne pubblicando racconti sul Manifesto, nella rubrica curata da Gianni Celati. Sono seguiti romanzi, antologie, opere teatrali, fino a Quo vadis baby? (Feltrinelli) da cui il regista Gabriele Salvatores ha girato l’omonimo film nel 2005 e prodotto una serie tv. Per Feltrinelli, oltre a Tutto il freddo che ho preso, sono usciti Velocemente da nessuna parte, Di tutti e di nessuno, Cosa sai della notte e Senza ragione apparente (menzione speciale premio Scerbanenco 2015), con protagonista l’investigatrice privata Giorgia Cantini. Del 2012 è il film Maternity Blues tratto dalla sua opera From Medea (Sironi Editore), vincitore di molti premi. Per Giunti, sono usciti Mare d’inverno (2014) e Lettera a Dina (2016).
Il suo sito è www.graziaverasani.it
Una sera che piove a catinelle, apri la finestra della stanza e allunghi un braccio fuori. Ci accovacciamo sul davanzale a farci inzuppare le camicie da notte: la pioggia calda, le luci accese nelle case di fronte e un cielo così blu da sembrare dipinto con la china. (Siamo felici, Dina? Sì, siamo felici.)

Una lettera scritta forse troppo tardi, che mi ha ricordato una canzone di Luciano Ligabue, Lettera a G. e mi ha trasmesso sensazioni simili. Prima fra tutte quella di essere un'intrusa, di spiare dal buco della serratura un dolore troppo intimo per essere spiegato a parole. E poi la consapevolezza che a volte per andare avanti bisogna tornare indietro, chiudere delle porte rimaste aperte, riconciliarsi con ferite antiche e far pace con un passato che ha lasciato il segno.
Una scrittura matura e fluida, quella di Grazia Verasani, che ci conduce in questo viaggio nel tempo e nei sentimenti. Un flusso di coscienza forse a tratti troppo personale e circoscritto per permettere al lettore di abbandonarsi alla sua onda, così come ha costituito un freno la scelta di censurare i nomi utilizzando le sole iniziali, che mi ha indotto spesso in confusione.

E concordiamo.
RispondiEliminaIo, sempre della Giunti, sto leggendo L'imperfetta meraviglia. Arrivato anche a te, per caso? Veramente una bella commedia. :)
Ero curiosa di sapere se ti stesse piacendo :) Non è arrivato per il momento, è arrivato un pacchetto Giunti che aprirò stasera, ma non so cosa ci sia dentro, a questo punto spero si tratti di quello :D
EliminaFelicissima di sapere che abbiamo avuto le stesse impressioni. A me ha ricordato tante cose belle e tristi, guadagnandosi così un bel posticino nel mio cuore :)
RispondiEliminaVero, Siham! "Cose belle e tristi" è una definizione perfetta per questa storia :) A presto!
Eliminasai che lo leggerei volentieri? Invogliata anche dal fatto che sia un libro non lunghissimo ma per questo non banale, di quelli che poi nemmeno ti ricordi di cosa parlano. Però si, perchè solo le iniziali dei nomi?
RispondiEliminaPenso che ti piacerebbe! ^-^ Le iniziali purtroppo creano un po' confusione :/ Baci!
EliminaL'atmosfera che hai saputo creare mi piace molto, ora ho tantissimi libri che desidero leggere, quindi appunto il titolo per il momento propizio. Bacio
RispondiEliminagrazie, tesoro <3
EliminaL'atmosfera che hai saputo creare mi piace molto, ora ho tantissimi libri che desidero leggere, quindi appunto il titolo per il momento propizio. Bacio
RispondiEliminaCiao! Bella recensione! Spiegata molto bene :)
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